L’11 Febbraio 1983 per volontà del Vescovo Tarcisio Carboni viene eretta la Caritas diocesana di Macerata. Coerentemente alle tre attenzioni proprie della Caritas che i Poveri, La Chiesa e il Mondo, la Caritas diocesana inizia a muovere i suoi primi passi. Il vescovo assegna il compito di guidare questo germoglio ad una coppia: Gianpiero e Manuela.
1985 La Caritas diocesana avvia una convenzione con Caritas Italiana per l’accoglienza dei giovani obiettori di coscienza e parallelamente, in Curia, si crea l’ufficio della Caritas diocesana. In questo periodo viene promossa la nascita delle prime Caritas parrocchiali e nel 1987, nella Parrocchia di Santa Croce nasce il primo centro di ascolto e di accoglienza, in occasione dell’accoglienza di coloro che scappavano dalla guerra in corso nella ex-Jugoslavia.
Nel 1989, considerato il numero elevato di richiesta di accoglienza e le persone che vengono ascoltate, si rende necessario lo spostamento in una sede più adeguata. Nasce così il Centro di Ascolto e Prima accoglienza in via Rampa Zara, dove si trova a tutt’oggi.
Nel 1996 presso il Centro di ascolto e di Prima accoglienza viene avviato il servizio della mensa, ad oggi ancora attivo, e presso un immobile sito in via dei Velini viene avviato il servizio di seconda accoglienza. Accanto ad una dimensione locale, la nostra Caritas volge la propria attenzione anche al resto del mondo. Così tra il 1992 e il 1998 incoraggia e sostiene il gemellaggio regionale con la Caritas di Belgrado e sostiene, concretamente, famiglie che vivono a Lipovac.
Nel 1997 il nostro territorio viene colpito da un violento terremoto. Viene avviato un gemellaggio con la Diocesi di Camerino per supportare una frazione di Serravalle del Chienti – Civitelli.
Nel 1999 sostiene il sacerdote fidei donum Don Patrizio Santinelli che sostiene ed anima la missione in Albania (prima a Blinist e poi a Bathore).
Dal 2002 al 2018 si ha un cambio di direttore. I vescovi che si susseguirono a Mons. Carboni (Mons. Luigi Conti e Mons. Claudio Giuliodori) decidono di mantenere la sua nominando una nuova coppia: Mario Bettucci e Marina Rinaldi.
Nel 2003 viene potenziata l’accoglienza grazie alla collaborazione con l’Associazione Mondo minore, attivando la comunità per minori “San Giuliano” e per donne sole “Casa Luisa” e “le Casette”.
Nel 2005, grazie ai fondi ottopermille gestiti da Caritas italiana, si avvia l’associazione “la Goccia”: una comunità famigliare che accoglie minori, anche neonati. L’anno successivo viene aperta “Casa Valentina”, una struttura suddivisa su più livelli capace di accogliere contemporaneamente più nuclei famigliari
Nel 2013 la Caritas diocesana aderisce e promuove insieme alla pastorale giovanile e alla pastorale sociale e del lavoro il progetto Policoro.
Nel 2014 la Caritas, sull’onda delle esperienze con l’Obiezione di coscienza prima e il Servizio Civile poi, entra nelle scuole per assolvere alla sua funzione pedagogica, prevenendo e formando le giovani generazioni su temi come: nuovi stili di vita, legalità, finanza etica, orientamento personale, pace e giustizia, il cibo etico e sano, ambiente.
Nel 2015 viene inaugurato il primo Emporio della solidarietà a Macerata.
Nel 2016 la nostra diocesi è colpita da un violento terremoto. Si avvia una mappatura supportati dalla Delegazione delle Marche che ha permesso di essere vicine alle Caritas parrocchiali più colpite della nostra diocesi supportandole nella formazione e nell’animazione delle comunità colpite.
Nel periodo che va dal 2020 al 2021 tutti hanno vissuto la pandemia e per la Caritas diocesana è stata una bella sfida che ha spinto molti centri di ascolto parrocchiali a ripensarsi, anche grazie al percorso di formazione ed accompagnamento promosso con i fondi ottopermille.
Nel 2023 viene inaugurata Casa Bethlem: risposta al bisogno sempre esistito, ma sempre più evidente ed urgete di dare un tetto a chi non lo ha.
Nel 2024 è stato inaugurato il secondo Emporio della solidarietà a Tolentino.
