«Dobbiamo (…) acquisire un’adeguata competenza nella lettura dei bisogni, delle povertà, dell’emarginazione: un osservatorio permanente, capace di seguire le dinamiche dei problemi della gente e di coinvolgere direttamente la comunità ecclesiale in modo scientifico, non dovrebbe mancare in nessuna chiesa locale». (Cei, Nota pastorale “La Chiesa in Italia dopo Loreto”, 1985)
L’ osservatorio delle povertà e delle risorse (Opr) nasce sulla base della sollecitazione emersa nel corso del 2° convegno ecclesiale nazionale (Loreto 1985) ed ha, quindi, una funzione esplicitamente pastorale. È uno strumento della chiesa diocesana affidato alla Caritas quale «strumento a disposizione della Chiesa locale, per aiutare la comunità cristiana a osservare sistematicamente le situazioni di povertà, di disagio, di emarginazione, di esclusione presenti sul territorio e le loro dinamiche di sviluppo, comunicando e rivolgendosi alla comunità ecclesiale e all’opinione pubblica, favorendo il coinvolgimento e la messa in rete dei diversi attori sociali impegnati sul territorio – verificare ed approfondire l’utilizzo delle risorse e stimolare eventuali proposte di intervento». (Cei, Nota pastorale “La Chiesa in Italia dopo Loreto”, 1985).
I co-direttori hanno nominato l’operatore Emanuele Ranzuglia come referente diocesano dell’opr; il lavoro dell’osservatorio viene svolto in stretta sintonia con l’equipe diocesana Caritas e spesso coadiuvato da un gruppo di lavoro misto (interno ed esterno alla Caritas).