Matteo apre il racconto della attività missionaria di Gesù con il suo battesimo al Giordano amministrato da Giovanni.
Giovanni Battista chiamava tutti gli uomini alla conversione, invitandoli a fare atti concreti di cambiamento per allontanarsi dal peccato.
Per questo davanti a Gesù che chiede di essere battezzato fa resistenza: Gesù non aveva certo bisogno di conversione! Anzi, Gesù stesso era il segno di Dio che si avvicina all’uomo e chi voleva convertirsi doveva lasciarsi aiutare proprio da lui. È questo che dice Giovanni: “Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te”. Questo valeva allora e vale per sempre: è lasciandoci purificare da Gesù che ci allontaniamo dal peccato e ci avviciniamo a Dio.
La risposta di Gesù è densa e degna di riflessione. Nel vangelo di Matteo queste sono le prime parole di Gesù che udiamo dalla sua bocca e non possono certo essere banali.
Gesù inizia dicendo: “Lascia fare per ora” ciò che il Battista ha detto è vero, è Gesù che dona il vero battesimo, la vera purificazione. Ma “per ora”, in questo inizio della salvezza, c’è un insegnamento importante che Gesù deve comunicare con questo suo gesto.
Gesù deve insegnarci “a compiere ogni giustizia”, o come si potrebbe tradurre meglio, “una giustizia più piena”. E chiede al Battista di collaborare con Lui.
Gesù è venuto sulla terra perché noi uomini eravamo “ingiusti”. Nel modo di pensare biblico, che è molto concreto, una misura è giusta quando è piena, un abito è giusto quando corrisponde a chi lo indossa, un cibo è giusto quando ha il corretto sapore, un edificio è giusto se corrisponde al progetto… ed un uomo quando è pienamente giusto?
Quando corrisponde nel suo essere e nel suo agire al progetto di Dio, a ciò che Dio si attende da lui.
Poco dopo una voce celeste, quella del Padre, dice a tutti noi che Gesù è davvero l’uomo giusto, perché vive da vero figlio del Padre ed il Padre ne è giustamente orgoglioso.
“Questo è il mio figlio prediletto! Mi compiaccio di lui!”.
Ma cosa ha fatto Gesù per essere così lodato dal Padre? Cosa ha realizzato scendendo nel Giordano e facendosi battezzare da Giovanni?
Gesù, il figlio di Dio: si è avvicinato a noi peccatori, ha chiesto l’aiuto di Giovanni e con il gesto del battesimo ha chiesto perdono, per noi e con noi, al Padre. Ed il Padre ha mandato il suo Spirito in forma di colomba.
L’acqua del battesimo che sommerge Gesù insieme con i peccatori e la colomba che scende su di lui, ricordano un racconto dell’antico testamento: quando tutta la terra era piena del peccato degli uomini ed uno solo era giusto davanti a Dio, Noè.
L’acqua del diluvio sommerse tutti, ma Noè che aveva obbedito alla parola di Dio e costruito l’arca, sorse sulle acque del diluvio, e giunto in salvo accolse la colomba che scendeva sull’arca portando un ramoscello d’ulivo. Era il segno che Dio aveva perdonato l’umanità e che sarebbe iniziato un tempo nuovo, di perdono e di salvezza.
Allora Dio aveva allora chiesto l’aiuto di Noè, uomo giusto. Qui il Figlio di Dio chiede l’aiuto di Giovanni, uomo giusto.
Così si compie la salvezza, la giustizia più piena: Gesù ci salva venendo a noi e chiedendo la collaborazione degli uomini giusti, di quanti ascoltano la sua parola e la mettono in pratica.
Questo vangelo ci guida all’inizio del nuovo anno. È solitamente questo un tempo di speranza, di auguri e di buoni propositi. Il Signore ci chiede un rinnovato impegno ad ascoltare e vivere la sua parola, è questa la via degli uomini giusti.
Se saremo tali, anche col nostro aiuto potrà portare avanti quel piano di bene e di salvezza dell’umanità peccatrice per realizzare il quale si è fatto uomo.
2022/01/08 Omelia Battesimo di Gesù
08-01-2023