“Senza preghiera non ci sarà sinodo…”

Con una lettera indirizzata ai vescovi ed eparchi di tutto il mondo, il cardinale Mario Grech, Segretario Generale della Segreteria Generale del Sinodo, invita i fedeli di tutto il mondo a partecipare con la preghiera alla XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si aprirà in Vaticano il prossimo 4 ottobre.

La nostra Chiesa diocesana volendo accogliere e promuovere questo invito esorta:
i sacerdoti e i diaconi, nelle azioni liturgiche, a fare uso dei formulari della santa messa e delle preghiere dei fedeli predisposto dal dicastero per il culto divino;

i vari responsabili di gruppi di preghiera e di aggregazioni laicali ad inserire nei diversi incontri di formazione o di preghiera un momento dedicato alla preghiera per il sinodo potendo anche usare le intercessioni proposte dal dicastero del culto divino.

Pubblichiamo di seguito la lettera del Segretario Generale del Sinodo, S.Em. Card. Mario Grech, con i relativi allegati per la preghiera, in vista della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che papa Francesco convocherà il prossimo 4 ottobre.

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Vicini e solidali con fratelli e sorelle in Marocco

Caritas Italiana, in contatto con l’Equipe Caritas locale, segue con apprensione le notizie che giungono dal Paese nordafricano. “In questo momento – dice il direttore don Marco Pagniello – possiamo solo esprimere a parole tutta la nostra solidarietà, assicurando il sostegno delle nostre comunità che sapranno dare, nei prossimi giorni, segni concreti di vicinanza e condivisione”.

Caritas Rabat si è attivata con la sua Equipe, sta contattando le parrocchie colpite e si sta organizzando per l’assistenza alle persone sfollate.

Caritas Italiana collabora con le Caritas in Marocco da molti anni in vari progetti a favore di persone particolarmente vulnerabili, come i migranti e minori non accompagnati.

Per quanto riguarda l’appello che sono state avviate raccolte di beni materiali a favore della popolazione terremotata del Marocco, è vero ma non è rivolto alla rete internazionale Caritas, ma alla solidarietà in loco. Caritas in Marocco ha rilanciato un invito fatto dalle organizzazioni di soccorso locale pensando alle persone che dovranno dormire fuori dalle proprie case. Una raccolta di beni materiali in Italia rischia infatti di rivelarsi inutile e soprattutto di difficile gestione a livello organizzativo, anche per chi riceve.

È invece opportuno raccogliere donazioni in denaro pensando al finanziamento di attività di primo intervento e di accompagnamento post-emergenza, sulla base di quanto indicato nel comunicato di Caritas Italiana e nel comunicato della Conferenza episcopale italiana.

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Marocco” tramite:

  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119

 

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Agenda Pastorale 2023/2024

Sacerdoti diocesani: cambiamenti di incarico

Il vescovo Nazzareno Marconi comunica ai fedeli ed al clero i cambiamenti di incarico di vari sacerdoti diocesani.

La nostra Diocesi ha ancora un numero consistente di sacerdoti, anche giovani, almeno nel confronto con le altre diocesi marchigiane ed italiane. Ma questi nostri sacerdoti, provenienti dalle comunità neocatecumenali di tutto il mondo, sono di ben 26 nazionalità. Formati a Macerata nel Seminario diocesano missionario Redemptoris Mater, hanno una vocazione sia missionaria che diocesana, che li porta periodicamente a partire per la missione. Per questo, oltre che per l’invecchiamento degli altri sacerdoti diocesani, ogni anno varie Unità Pastorali sono necessariamente coinvolte in cambiamenti.

Inoltre, quest’anno si sono svolti i Capitoli di varie congregazioni religiose portando al cambio di parroci religiosi che svolgono servizio in alcune nostre parrocchie come i Francescani Cappuccini, i Francescani Minori, gli Agostiniani ed i Passionisti. Diamo il benvenuto ai nuovi religiosi e ringraziamo e salutiamo quelli che partono.

È bene che i fedeli comprendano che il modello di parroco del passato non è più realizzabile. Allora il parroco era nato in uno dei comuni della Diocesi, restava in una parrocchia quasi tutta la vita e diventava così amico di nonni, figli e nipoti; questo tipo di presenza religiosa non è più possibile con i preti di oggi, così diversificati per nazionalità, formazione e vocazione.

Oggi abbiamo circa 57 preti diocesani impegnati nelle parrocchie, mentre altri 27 sono in missione in vari luoghi in Italia o all’estero. Tra anziani e ammalati – di cui solo alcuni possono dare qualche aiuto sempre più marginale –, abbiamo altri 33 sacerdoti. Questi, con l’aiuto dei presbiteri religiosi, sono a servizio delle nostre 67 parrocchie.

Come si può ben vedere i numeri non sono più quelli di un passato non molto lontano, quando ogni parrocchia aveva un parroco e un viceparroco. Inoltre, sui 57 attivi in pastorale, i presbiteri diocesani e missionari provenienti dal Cammino neocatecumenale, che perciò periodicamente partono in missione, sono 30, più della metà.

Il Sinodo chiama tutti: presbiteri, diaconi e laici a una maggiore corresponsabilità per la vita di fede delle nostre parrocchie; ad avere uno sguardo chiaro sulla realtà e non solo sui desideri. Il nostro tentativo è quello di mantenere stabili in ogni Unità Pastorale alcuni preti che possano essere di riferimento per i fedeli, ma nelle singole parrocchie i cambiamenti sono e saranno necessariamente frequenti.

Entro la fine di settembre si attueranno perciò questi cambiamenti:
Don Gabriele Crucianelli da Porto Recanati passerà a Coordinatore dell’UP di Cingoli Sud al posto di don Fabrizio Perini, come parroco di Avenale, Troviggiano e Grottaccia. Sarà aiutato da don Oscar Salguero.

Don Luca Beccacece diventerà Coordinatore dell’UP di Porto Recanati e parroco delle due parrocchie presenti a Porto Recanati.

Don Pietro Micheletti dall’UP Montefano passerà a Prefetto agli studi del Seminario RM e collaboratore a Porto Recanati.

Don Giacomo Pompei da Tolentino passerà a Collaboratore dell’Ufficio Scuola della CEI a Roma e dell’Università Cattolica. Collaborerà poi con l’UP di Montefano.

Don Grzegorz Swierkosz diventa collaboratore dell’UP Immacolata Santa Croce.

Don Oscar Mwansa diventa collaboratore dell’UP Tolentino centro.

Don Marco Petracci viene nominato Responsabile Diocesano del Servizio dell’Ufficio Pastorale Giovanile e Oratori.

Nel corso del prossimo anno altri sacerdoti, compatibilmente con le situazioni complesse di vari Paesi esteri dove dovrebbero essere accolti, partiranno per la missione.

Questa situazione è in costante evoluzione, anche per l’età avanzata di vari sacerdoti, che però ancora lavorano a tempo pieno in parrocchia e che sentitamente ringraziamo.

Speriamo che i nostri fedeli comprendano che ciascuno cerca di fare del suo meglio e che, solo con la collaborazione generosa di tanti, si potranno aiutare soprattutto i più fragili, come i piccoli e gli anziani, a vivere una vita di fede e di speranza.

Chiediamo a tutte le comunità credenti una preghiera corale perché il Signore susciti una sempre più viva e vera vita di fede nelle nostre famiglie e, insieme, il dono di vocazioni alla vita consacrata di speciale donazione al Signore e al sacerdozio ministeriale.

Affidiamo a San Giuliano ed alla Mater Misericordiae le nostre parrocchie e le nostre famiglie.

Macerata, Festa di San Giuliano

Il vescovo Nazzareno ed il Collegio dei consultori

 

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Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio Antonietta Capelli

“Parrocchie… ma come?” Lettera Pastorale 2023/2024

Carissimi Sorelle e Fratelli in Cristo,

questa Lettera Pastorale è stata scritta anche col vostro prezioso contributo mettendo in pratica lo stile Sinodale.   Infatti, i “materiali per la Lettera pastorale” diffusi il Giovedì Santo sono stati letti e commentati: dal Consiglio Presbiterale, dal Consiglio Pastorale Diocesano, dai Consigli delle varie Unità Pastorali, dai gruppi dell’incontro del 2 Giugno, da vari Gruppi, Movimenti, Associazioni e Comunità. Ho raccolto le sintesi di tutte queste letture e grazie a loro ho fatto una profonda revisione, anche alla luce del Cammino Sinodale della Chiesa Italiana che aprirà con l’icona di Emmaus la fase Sapienziale del suo percorso.

Da un tale cammino nasce questa la Lettera Pastorale 2023-2024, che cerca di rispondere a questa domanda: Entro la cornice più ampia della Diocesi e quella più prossima delle Unità Pastorali, come dovremmo “restaurare” la Parrocchia, che è ancora la struttura di base del nostro camminare insieme nella fede?

Una cornice esalta e protegge un dipinto, così Diocesi ed UP hanno la funzione di esaltare e proteggere da errori di chiusure e particolarismi il lavoro di evangelizzazione parrocchiale.

La comune riflessione ci ha confermato nell’idea che oggi: perché la parrocchia si consolidi come vera comunità credente, è necessario che abbia cura di almeno quattro elementi fondanti.

Il primo è la domenica, il giorno del Signore, ma anche il giorno che nell’incontro dei credenti fonda la comunità parrocchiale.  Il giorno dell’Eucarestia e della Parola di Dio, in cui si consolida l’identità del cristiano: una fede non “praticata” è troppo fragile per reggersi nel nostro tempo. “Senza la domenica non possiamo vivere” dicevano i martiri persiani del IV secolo.

Il secondo sono i Sacramenti, che preparano ed accompagnano le età della vita umana. La vita scorre dall’infanzia alla vecchiaia, ma ogni età è aperta e conclusa da dei significativi momenti di passaggio. Ognuno di questi passaggi è accompagnato dalla comunità parrocchiale e segnato da un sacramento specifico. La nascita che apre l’infanzia, dal Battesimo. Il ritmo delle cadute e delle conversioni, dalla Confessione. Il ritmo settimanale e delle grandi feste, dall’Eucarestia. L’inizio della maturità, dalla Cresima. La costruzione della famiglia, dal Matrimonio. L’impegno della vita al servizio di Dio e dei fratelli, dall’Ordine Sacro. Ed infine la vecchiaia: il tempo delle fragilità e della fine della vita, dall’Olio degli infermi.

Il terzo è lo stile di Accoglienza, che caratterizza la parrocchia come la casa di Dio e dei cristiani sempre aperta all’incontro con l’umanità. Chi cerca spiritualità e carità, dovrebbe sempre sentirsi a casa quando giunge in parrocchia. E chi vuol mettersi a servizio di Dio e degli uomini per fare il bene, dovrebbe egualmente trovare qui il suo primo e più naturale luogo di impegno.

Il quarto è la Festa cristiana. I ritmi del tempo umano, le gioie e le sofferenze, la memoria grata di chi ci ha preceduto e della storia comune, sono celebrati nelle feste, momenti cruciali per costruire la comunità parrocchiale come Popolo di Dio in cammino. La festa infatti può unire o dividere, dare coscienza o stordimento, creare comunità o folla… La maniera cristiana o pagana di vivere la festa ed il suo tempo speciale è rilevante, perché determina anche lo stile pagano o cristiano con cui poi si vive il tempo feriale.

Nell’icona sinodale di Emmaus possiamo ritrovare tutti questi elementi fondanti della Comunità Parrocchiale rinnovata che vogliamo costruire insieme.

Questa Lettera, che troverete in parrocchia o sul sito internet www.diocesimacerata.it facendo sintesi della riflessione comune, indicherà il sogno di parrocchia rinnovata verso cui vogliamo camminare insieme. Invito tutti a leggerla, soprattutto i Consigli Pastorali a meditarla per cercare di darle attuazione concreta nelle specifiche realtà locali.

Cattedrale SS. Giovanni in Macerata.

29 Giugno 2023, solennità dei Santi Pietro e Paolo.

 

X Nazzareno Marconi

 

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Inaugurate e benedette dal cardinale Parolin le statue di Padre Matteo Ricci e Paolo Xu Guangqi

Inaugurazione e benedizione a Macerata della statue di Padre Matteo Ricci e Paolo Xu Guangqi alla presenza del Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Una cerimonia che ha visto svelate le due opere d’arte poste sulla facciata della Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista e giunte dall’Oriente grazie alla generosità dei cattolici cinesi di Pechino e Shangai. Un’offerta importante nel segno dell’amicizia e nel nome del gesuita maceratese e del suo prediletto amico e allievo che ha vissuto dapprima un momento importante con il saluto delle Istituzioni e la Santa Messa celebrata dal cardinale Parolin. Il Segretario di Stato Vaticano è stato accolto in città dal vescovo mons. Nazzareno Marconi, dal sindaco e presidente della Provincia Sandro Parcaroli e dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, insieme alle alte cariche civili e militari del territorio.

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  • Innaugurazione statua P. M. Ricci – Parolin 02
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  • Innaugurazione statua P. M. Ricci – Parolin 03
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Mons. Nazzareno Marconi racconta Padre Matteo Ricci

Documentario prodotto dai cattolici cinesi per far conoscere sempre più e meglio la figura del nostro Padre Matteo Ricci.

Clicca il link per la visione: https://mp.weixin.qq.com/s/2ZibZ9e9pxcq2KROybnOAQ

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Il Papa ha firmato il decreto di venerabilità di Padre Matteo Ricci

Il Bollettino giornaliero della sala stampa Vaticana ha appena confermato che il Santo Padre ha firmato il Decreto di Venerabilità di Padre Matteo Ricci. Provvidenzialmente questo decreto arriva nel giorno in cui la Chiesa natale di Padre Matteo Ricci, Macerata, riapre alla vita cittadina e al culto pubblico la Chiesa – Collegiata dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, chiesa gesuitica annessa al collegio dei Padri dove lo stesso Padre Matteo Ricci studiò da giovane e cominciò il suo cammino verso la consacrazione religiosa da gesuita.
 
Con questo atto molto importante il processo per la Beatificazione di Padre Matteo raggiunge l’ultimo traguardo: la Chiesa dichiara che tutte le indagini svolte in questi anni, prima a livello diocesano poi vaticano, confermano la santità di Padre Matteo. Ora si attende solo una conferma “più alta” con le prove di un miracolo avvenuto per intercessione di Padre Matteo Ricci.
 
Di fatto da oggi, con la firma del Papa, i cristiani di tutto il mondo sono incoraggiati a pregare per l’intercessione di Padre Matteo, a seguirne gli esempi di santità ed a conoscerne e diffonderne gli insegnamenti spirituali. Il vescovo di Macerata ha espresso la gioia di tutta la comunità Maceratese e la gratitudine al Santo Padre per questo passo importantissimo verso la Beatificazione del nostro grande storico concittadino.
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Nasce la “Casa di Bethlem”, opera della Diocesi di Macerata a servizio degli ultimi

Stamattina, presso l’Aula Rossa della Domus San Giuliano, alla presenza del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, del direttore della Caritas diocesana Denis Marini e del presidente dell’Associazione Medici Cattolici (Amci) di Macerata dott. Andrea Corsalini, si è svolta una conferenza stampa per presentare il progetto “Casa di Bethlem”.

La nuova struttura di prima accoglienza “Casa di Bethlem” , nel centro storico di Macerata,  è la risposta diocesana al bisogno di un letto ed un pasto caldo per i senza fissa dimora o per chi si trova in una situazione di disagio abitativo.

“Casa di Bethlem” sarà inaugurata nelle prossime settimane ed ospiterà anche un ambulatorio gestito da medici volontari dell’Associazione Medici Cattolici Italiani.

 

Da quanto emerge dai dati Inps, il 2022 si conferma essere un anno di crescita economica per la regione Marche, con una costante crescita della domanda di lavoro. Tuttavia, in questi ultimi mesi si sta delineando una situazione straordinaria, con le aziende che scelgono di ridurre la produzione a causa dell’aumento dei costi dell’energia, sebbene abbiano ordini e commesse. L’ondata della crescita economica iniziata dalla seconda metà del 2021 si sta esaurendo ed il sistema economico marchigiano è destinato a subire contraccolpi con effetti pesanti sui lavoratori più fragili ed esposti.

 

In questo anno, si è registrato presso i nostri Centri di Ascolto parrocchiali un considerevole aumento di richieste di aiuto e di sostegno provenienti da persone con un passato e/o un presente segnato da dipendenze o da problemi psichici.

 

È stata riscontrata la forte difficoltà dei soggetti più deboli a mostrare garanzie presso le agenzie immobiliari e il notevole incremento di persone senza fissa dimora o con problemi di alloggio che si sono rivolti alla Caritas Diocesana o sono stati segnalati dai servizi sociali, da persone comuni o da Caritas parrocchiali.

 

Purtroppo ad oggi, vista la mancanza di una struttura ad hoc, la risposta che siamo stati in grado di dare è stata un soggiorno pagato presso una struttura ricettiva legata alla Diocesi, ma con disponibilità contingentate.

 

Tenuto conto di questa esigenza manifestata sempre di più dalla Caritas negli ultimi tempi, dopo mesi di ricerca e trattative, la Diocesi è riuscita a trovare un edificio idoneo da adibire alla pronta accoglienza, con spazi adeguati per una mensa, e pronto per essere inaugurato nelle prossime settimane.

 

La Casa di Bethlem, gestita dalla Caritas diocesana, è situata in via Gioberti n° 6 a Macerata.

 

La guida della struttura si poggerà sull’azione degli operatori Caritas e dei volontari, che garantiranno agli ospiti un servizio di accoglienza adeguato.

 

L’edificio, un ex dormitorio dell’Università recentemente ristrutturato, sarà in grado di accogliere oltre 50 persone ed ospiterà un ambulatorio gestito dall’Ass. Medici Cattolici (Amci) che garantiranno, all’interno di uno ‘Sportello Salute’, visite ambulatoriali per coloro che non hanno una residenza e non possono quindi accedere al servizio del medico di base e un accompagnamento alle famiglie di stranieri con casi di malattie rare che spesso non sanno quali cure siano disponibili nel territorio nazionale.

 

L’esperienza di accoglienza e di animazione degli ultimi è un tesoro da investire per coinvolgere le comunità di Macerata e dei paesi limitrofi nelle varie attività di servizio all’interno della nuova struttura.

Per la sostenibilità economica del progetto occorrerà potenziare la collaborazione con i soggetti pubblici e privati del territorio, affinché possano apportare delle risorse proprie (sotto forma di servizi, beni e offerte in denaro) utili al raggiungimento degli obiettivi fissati.

 

In sintesi
Per chi non ha casa: un ambiente pronto a accogliere quanti sono nel bisogno, sofferenti e smarriti, che sperimentano la precarietà di chi ha perso tutto.

Per accogliere le storie degli ultimi: sarà luogo di incontro tra le persone che vivono il dramma di non sapere dove passare la notte, dando loro un caldo ristoro, e tra tanti di noi che vivono la solitudine, trovando una famiglia accogliente.

 

Per metterci a servizio: le fondamenta saranno il servizio di tante realtà associative e di tutti i volontari che vorranno collaborare insieme, ciascuno con le proprie attitudini, competenze e capacità, permettendo di vivere un’esperienza di Carità concreta.
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Modulo Sportivo – Corso di Formazione Oratori Regione Marche

Modulo Pedagogico Sociologico – Corso di Formazione Oratori Regione Marche

29 settembre: I Gesuiti a Macerata

Venerdì 29 settembre
ore 15.30 – Cattedrale di San Giovanni – Macerata
ore 17.15 – Biblioteca Comune “Mozzi-Borgetti”

 

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29 settembre: Veglia delle rose – Basilica San Nicola Tolentino

Venerdì 29 settembre 2023 – ore 21.00

Basilica San Nicola – Tolentino

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Dal 26 settembre: “Portami a casa”, il ciclo di webinar sui vissuti e le buone prassi nell’accoglienza dei bambini disabili.

Le esperienze di Torino e di Monza.

Pochi sanno che nel Bel Paese è possibile per singoli e famiglie dare disponibilità per l’accoglienza in casa di neonati e di bambini nati con disabilità.

«Quando un ospedale ti chiama perché un piccolissimo ha superato il tempo per rimanere lì, ma non ha un posto dove andare, è come un qualcosa che ti trapassa. Ti viene voglia di cercare subito una risposta», è la testimonianza di Marta, mamma affidataria di della provincia di Monza. Con il marito e la loro figlia hanno accolto negli ultimi 5 anni tre neonati con gravi disabilità che necessitavano assistenza continuativa. Due di questi hanno già trovato una loro famiglia adottiva, dopo un periodo di pronta accoglienza nella famiglia affidataria.

Con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’affido di bambini disabili, la Comunità Papa Giovanni XXIII organizza un percorso di formazione. L’iniziativa si rivolge alla cittadinanza, ai singoli e alle famiglie che vogliono aprirsi all’affido di bambini con gravi disabilità o problematiche sanitarie complesse, alle associazioni e ai genitori affidatari di tutta Italia già impegnati nei percorsi per l’affidamento familiare.

Il percorso “Portami a casa – La famiglia luogo dove prendersi cura di piccolissimi con disabilità” propone 5 webinar serali della durata di un’ora e mezza circa, a cadenza bimensile; attraverso il coinvolgimento di esperti del settore verrà affrontato l’argomento in ottica multidisciplinare.

Questo il programma degli incontri, con inizio alle 20:45:

– Martedì 26 settembre: “Accogliere in famiglia bambini con disabilità o malattie complesse: un sogno irrealizzabile o un progetto a cui lavorare in rete?”, con Caterina Nania, psicologa.

– Martedì 10 ottobre, “Affidamento familiare di neonati: i contributi teorici e della ricerca empirica”, con Ivana Comelli e Ondina Greco, docenti Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

– Mercoledì 25 ottobre, “Curare e assistere la famiglia: la casa come ambiente di cura”, con Tullio Manca, anastesista Ospedale di Parma, e Guido Camanni, responsabile U.C. Istituto Serafico di Assisi.

– Martedì 7 novembre, “Tutto fa notizia: avere cura delle storie di vita”, con Luca Russo, papà di casa famiglia, e Monya Ferritti, Presidente coordinamento Care.

– Martedì 21 novembre, “Portami a casa. Un biSOGNO che grazie a te può diventare realtà”, presentazione del libro Portami a casa, Sempre Editore, e testimonianze di affido.

La proposta trova origine nell’impegno della Comunità Papa Giovanni XXIII per una piena attuazione dei diritti delle persone svantaggiate. Spiega il Presidente dell’associazione di Don Benzi, Matteo Fadda: «Da molti anni accogliamo nelle nostre famiglie bambini con gravi patologie, provenienti da diversi presidi ospedalieri; abbiamo stabilito delle buone prassi e delle linee guida, indispensabili per affrontare situazioni anche molto complesse: le mettiamo ora a disposizione di tutti. È il caso ad esempio della rete costruita in collaborazione con l’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino con i servizi sociali e sanitari della città, che sostiene le famiglie accoglienti nel prendersi cura di bambini gravissimi. Altrimenti passerebbero la propria vita in lungodegenza ospedaliera o all’interno delle strutture specializzate».

Per l’iscrizione è necessario compilare il modulo: tinyurl.com/portamiacasa

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22 settembre 2023 – Ricordo di Rosario Livatino nel 33° anniversario del martirio – Cattedrale di San Giovanni, Macerata – ore 18

Il prossimo venerdì 22 settembre 2023 verrà ricordato in cattedrale a Macerata il martirio di Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”, primo magistrato salito all’onore degli altari, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990.

L’evento, patrocinato dalla Diocesi di Macerata e dall’Ordine degli avvocati di Macerata, inizierà alle ore 18 con un intervento dell’avvocato Angelo Salvi, membro del Centro Studi Rosario Livatino e proseguirà con la celebrazione di una Santa Messa presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi, dedicata ai giuristi e in suffragio dei giudici e degli avvocati del Foro di Macerata deceduti.

L’evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati con 1 credito formativo in materia deontologica.

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Eventi in onore di Santa Teresa di Gesù Bambino – Chiesa delle Carmelitane Scalze di Tolentino

Eventi dal 23 settembre al 2 ottobre 2023

Chiesa delle Carmelitane Scalze di Tolentino

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